mercoledì 17 ottobre 2007

Buon Compleanno Fahrenheit

Ieri la libreria di Valeria ha compiuto un anno, prima candelina, e come dice lei tra poco dovrà controllare la sua creatura per evitare che inizi a fumare e frequenti brutte compagnie.
Ripensavamo ad un anno fa, la settimana precedente l'apertura. Abbiamo iniziato con molta calma, sistemando la stanza dei bambini, sfogliando un libro per volta e perdendo un sacco di tempo. Poi è partita l'isteria. "Se andiamo avanti così non faremo mai in tempo!" E via al procedimento sistematico: apri scatolone, tiri fuori i libri, vedi la casa editrice, li sposti, vedi l'autore, sistemi nello scaffale in ordine alfabetico. Due giorni prima l'isteria raggiunge l'apice: i libri sono pochi. Partenza per Roma a fare il nuovo carico, e intanto si continuava a sistemare tutto. Ricordo ancora le pizze mangiate alle undici di sera sedute sul pavimento, i turni per andare a mangiare mentre l'altra continuava il lavoro, le telefonate dei giornalisti...
Mille di questi giorni Valeria.
Ieri i clienti hanno scelto alcuni passi di un libro e lo hanno letto...la mia indecisione è andata avanti fino a due giorni fa, poi mi sono indirizzata su Stefano Benni, scegliendo questo passo che fa sorridere chiunque.

I DUE CHE DEVONO ANDARE AL CINEMA

Coppia dall'aspetto elegante, occhialuto lui, occhialuta lei al bar verso le nove e mezza, prende un caffè e poi si dirige verso un giornale o verso il cartellone pubblicitario dei cinema. E' evidentemente alla ricerca di un film che accontenti entrambi. E qui ha inizio il dramma. Dall'entusiasmo iniziale, che si esprime con gridolini, sguardi di intesa e frasi come "Sì mi hanno detto che non si può perdere", si passa alla fase del dubbio. L'elenco viene esaminato più volte. Lui scuote la testa un po' deluso che nella città ci siano solo centocinquanta sale cinematografiche. Lei si mangia le unghie in preda ad ansia crescente.
Questa fase può avere tre sviluppi:
a. La rissa. Dopo mezz'ora di inutili trattative, i due si insultano apertamente, e dai gusti filmici passano a critiche sui vestiti, sui parenti e su supposti amanti del partner. Questa fase può concludersi con frasi tremende del tipo: "Allora vallo a vedere da solo quel film, te e quella troia della Kim Basinger".
b. Il dubbio amletico. I due sprofondano in un'inquietudine febbrile, analizzano spietatamente l'elenco dei cinema cittadini nonché provinciali e regionali. Consultano critiche, coinvolgono nella discussione coppie circostanti, ma la scelta sembra complicarsi senza speranza. Finalmente escono in direzione Est-Odeon, ma subito tornano indietro, riguardano i film uno per uno e ripartono verso Ovest-Ariston. Di nuovo rientrano col volto teso. Fanno telefonate incredibili del tipo "Mamma, cosa ne pensi tu di Kurosawa, è vecchio?" oppure chiamano la cassiera del cinema per sapere che faccia hanno quelli che escono dalla proiezione. Il dramma si scioglie alle dieci e quaranta con l'accusa reciproca "ecco, per colpa tua non facciamo più in tempo".
c. La paralisi. I due si bloccano, oppressi da un dolore indicibile. Restano lì mentre tutte le altre coppie scelgono il film e se ne vanno. Lacrime scendono lungo i loro visi.
"Non ci faranno mai più entrare in un cinema" sembra dire lui". "E' finita, è finita" sospira lei guardando nel vuoto. A volte alle sei di mattina sono ancora lì.
Perchè per questa coppia è così difficile scegliere? Perchè i due hanno una serie di idiosincrasie e allergie filmiche così particolari da rendere quasi impossibile un'intesa.
Ne facciamo un esempio.

LEI
No, questo film no perchè non è piaciuto a Marina.
No, questo no perchè è piaciuto a Pietro.
No perchè quell'attrice l'ho vista un'altra volta in un film che la poltrona del cinema era scomodissima.
No perchè i registi col nome complicato non li sopporto.
No perchè una mia amica mi ha già detto il nome dell'assassino (il film è Mezzogiorno di fuoco).
No perchè non mi sono piaciuti i trailer.
No perchè ho promesso che lo vado a vedere con Marina.
No perchè lei è fidanzata con quel volgarone con le basette.
No perchè non mi ricordo se l'ho già visto.
No perchè dal titolo direi che è in bianco e nero.
No perchè mi han detto che c'è una scena dove muore un criceto, andiamo a vedere Exterminator.
No perchè vincono i partigiani.
No perchè è troppo corto.

LUI
No perchè è piaciuto alla Marina.
No perchè Pietro mi ha detto che è una lagna.
No perchè i film australiani mi fanno schifo (non ne ha mai visto uno).
No perchè non mi ricordo chi mi ha detto che a me non piace.
No perchè il protagonista tiene per la Roma.
No perchè non ha vinto nessun premio.
No perchè mi sta sul cazzo il direttore delle luci (scusa evidentissima).
No perchè lo devo andare a vedere con Pietro.
No perchè con Stallone è tutto spari, esplosioni e sangue, andiamo a vedere questo che m'han detto che bucano un gatto col trapano.
No perchè ho già visto il trailer.
No perchè è girato in Sicilia.
No perchè l'han fatto da un libro.
No perchè è troppo lungo.

Da "Bar Sport 2000" di Stefano Benni

venerdì 12 ottobre 2007

Pomodori verdi fritti

Ieri sera mi sono ritrovata a guardare il film, "Pomodori verdi fritti (alla fermata del treno)", tratto da romanzo di Fannie Flagg "Pomodori verdi fritti al caffè di Wistle Stop"...bello, bello sia il film che il libro.
Non ricordo se ho letto prima il libro o se ho prima visto il film, ormai più di dieci anni fa, ma ricordo che mi stupì il fatto che fossero così vicini. Quasi sempre un film tratto da un libro subisce cambiamenti che lo rendono peggiore, invece in questo caso no. Ieri ho capito perchè. Fannie Flagg ha curato la sceneggiatura, ecco perchè procedono quasi di pari passo.
Nel film c'è una stupenda Jessica Tandy ed una stupefacente Kathy Bates (stupefacente soprattutto se avete in mente la sua interpretazione in Misery non deve morire!).
Per me solo una parola può racchiudere questo lavoro: dolce. Un'amicizia fortissima e dolce, sia nella generazione degli anni 30 che in quella dei giorni nostri. Un film di donne, gli uomini sono sullo sfondo, ma senza essere un film femminista. Un film che mette a nudo le piccole debolezze delle donne e la loro forza (come non pensare a Kathy Bates che scoppia in lacrime e la Tandy che le dice che è in menopausa e le consiglia di prendere gli ormoni contrapposta alla scena in cui Bates vaneggia su salvare il mondo dopo aver spaccato una macchina e la Tandy che le dice "Ma quanti ormoni ti sei fatta?")
Insomma, se non conoscete ancora questi due capolavori, vi consiglio di leggerli e vederli (entrambi! Sia film che libro!) perchè meritano davvero. Offrono spunti di riflessione ma non sono impegnativi...

PS Nel libro c'è anche la ricetta dei pomodori verdi fritti

martedì 9 ottobre 2007

Andrea

E qui ci starebbe benissimo una pausa teatrale!
Come mai mi viene in mente di scrivere di lui? Semplicemente perchè il 9 ottobre di due anni fa ci siamo conosciuti. Ricordo ancora che doveva venire a trovarmi per fare le foto ai trabucchi, ma poi non c'è riuscito perchè ha fatto tardi e non c'era più luce.
Ci sono alcune date che si imprimono a fuoco nella nostra mente, ricordo questo giorno solo perchè ieri è stato il compleanno di Andrea, ed io i compleanni in genere li ricordo, e quando non li ricordo ho sempre i promemoria al cellulare, e quando non ho il promemoria c'è sempre un programma di messaggistica tipo skype o icq che me lo ricorda...se nessuno di questi casi si verifica la risposta può essere una sola: non esistete!
Andrea per un anno e mezzo è stata la mia gioia e il mio dolore, il mio tormento neanche tanto segreto. Ci avvicinavamo e ci allontanavamo per lunghi periodi. E ancora adesso, che non lo sento da dicembre, non capisco perchè sia andato a finire tutto così. Non capisco perchè si sia comportato così male nei miei confronti in parecchie occasioni, non capisco le sue fughe da me, non capisco la sua resistenza a lasciarsi andare. Ho preferito scappare io piuttosto che continuare a farmi male, e Vale se le ricorda bene le mie lacrime. Dopo l'ultima volta che ci siamo visti, poco più di un anno fa, dentro di me pensavo che sarebbe stato diverso, che sarebbe cambiato qualcosa, invece la sua distanza...anzi la definirei vicinanza massima, non è mai diminuita. Dovevo liberarmi! Gli ho scritto una mail dove gli dicevo che ero innamorata di lui, poi ho smesso di cercarlo. Magico. Come se il dirlo mi avesse aiutata a liberarmi da lui. Pensare adesso a lui, adesso che sono innamoratissima di un'altra persona, mi fa sorridere. Anche se ci sono stata malissimo, penso che Andrea neanche si immagini quanto. Ripenso a tutto con un sorriso perchè è proprio vero che il tempo guarisce tutto, ce ne accorgiamo solo quando ci guardiamo indietro. Ad Andrea voglio bene, insomma non posso non voler bene ad una persona che mi conosce così bene. Ho il rammarico che forse sono io che non lo conosco affatto bene, che non l'ho mai conosciuto, ma piuttosto credevo di conoscerlo, colmavo quello che non sapevo di lui mettendoci del mio, mettendoci "come avrei voluto che fosse". Non lo sapevo, me ne sono resa conto adesso rileggendo quello che ho scritto di lui due anni fa...
Va bene, buon compleanno ad Andrea per il suoi 27 anni e buon compleanno a me e ad Andrea per questi due anni di scontri ed incontri.
Segue quello che scrivevo di lui nel mio vecchio blog...chilometrico ma non troppo, per vostra fortuna ho smesso di scrivere subito dopo!

giovedì 13 ottobre 2005
ore 20.48

Basta poco
In un attimo tutte le mie certezze sono andate a farsi benedire.
Mi dispiace dirlo, ma non sono la dura che volevo sembrare, sembrare a me stessa che degli altri non mi è mai interessato molto.
Ho conosciuto una persona. Una persona stupenda, una persona con cui le parole non mi bastano mai, una persona con cui parlare di tutto, con cui mi trovo bene come non mi succedeva da una vita, e cosa ancora più strana anche lui sta bene con te, nonostante sia difficile starmi vicino in molti momenti.
Domenica ci siamo visti, non volevo che andasse via, non voleva andar via. Siamo stati assieme fino alle 4 di mattina e la separazione è stata triste. Ci rivedremo questa domenica, nonostante ci siamo rimasta un pochino male non poter passare due giorni con lui come avevamo in mente. Ma mi ha spiegato i suoi motivi, e vorrei poter gestire la mia tristezza in modo diverso. Ma lo capisco. Anche se solo per un giorno mi basta, sempre meglio di nulla.
Stavo riflettendo se dargli il link di questo blog. Da un lato vorrei che sapesse tutto di me, ma dall’altro penso che sarebbe meglio scoprirsi poco per volta.
Ma io in queste cose sono sempre frettolosa. Rischio sempre di rovinare tutto...
In definitiva, basta poco per cambiare la propria vita e mandare a puttane tutte le difese e tutte le resistenze che ci siamo costruiti attorno.

domenica 16 ottobre 2005
ore 22.57
Fino alla fine neanche oggi sono riuscita a vederlo. Ma come se non bastasse non posso esserti vicina. Come se non bastasse ho paura di aver rovinato tutto, ancora una volta.
Mi hai detto che non ti andava di parlare, ed io non sapevo cosa fare. Non sapevo come aiutarti. A farti capire che ti sono vicina, sia con le parole sia senza. Odio queste situazioni poco chiare. Perchè adesso lui non sa come la penso io ed io non so come la pensa lui.
Vorrei parlargli, ma non oso telefonare, insomma se una persona mi dice che non ne vuole parlare non mi sembra carino insistere. Gli ho mandato un messaggio dicendogli che se ha bisogno io ci sono a qualsiasi ora. Mi sembra sufficiente. Adesso si vedrà cosa succederà nei prossimi giorni.
In questo momento mi sento solo triste. Triste per la situazione che si è creata con lui, triste per tutti i cazzi della mia vita che non mi va più di raccontare, triste perchè la gente entra ed esce dalla mia vita a suo piacimento senza rendersi apparentemente conto che si ha sempre a che fare con i sentimenti di un’altra persona.
Vorrei chiudermi in un eremo e restare lì, ma mi conosco e non ci resisterei, ho troppo bisogno degli altri, ho troppo bisogno di continue certezze e rassicurazioni. Ho sempre paura della solitudine, ma a volte la cerco. In questo periodo mi è imposta e sono triste!

mercoledì 2 novembre 2005
ore 14.40
Niente di nuovo sul fronte occidentale
Nonostante non sia cambiato nulla dall’ultima volta che ho scritto, adesso sono un pochino più tranquilla.
Insomma l’altro giorno parlare con lui mi ha fatto bene, mi ha rassicurata su alcuni miei sospetti, sulla mia paura che i suoi fossero solo attegiamenti e che non gli frega un cazzo nè di me nè di approfondire la conoscenza. Su altri non mi ha dato conferme, ma non si può avere tutto dalla vita. In ogni caso lui c’è.
Sono più tranquilla anche perchè papà è partito e non ho più l’ansia di doverlo andare a trovare.
Un pò mi mancano le mie chiacchierate con Manu, ieri ho provato a telefonarle ma non mi ha risposto, e stranamente non mi ha neanche richiamata...so che sta attraversando un periodo difficile, lo sento, ma non me ne vuole parlare e non so cosa fare.
Sono insoddisfatta in questo periodo, e il fatto che questa insoddisfazione non dipenda da me, ma dagli avvenimenti che mi stanno capitando, insomma mi fa girare i coglioni...sono un’insoddisfatta incazzata!
Va beh dai. Tanto per cambiare in questo periodo attiro i mosconi come non mai...che sia chiaro per tutti, non sono una trentenne disperata che in chat cerca il sesso! Andate da qualche altra parte. Se volete amicizia ci sono, ma per il resto sono io a scegliere, e sono esigente e non disposta a scendere a compromessi!

sabato 12 novembre 2005
ore 00.29
Luna...
C’è una luna luminosa nel cielo come quella di quando ti ho visto l’ultima volta. Spero che domenica l’apprezzeremo ancora assieme, che questa luna ci illumini ancora e crei di nuovo quella magia che si era creata e che credo si stia perdendo.
Non capisco le tue parole, non comprendo i tuoi discorsi, il pc crea tante incomprensioni che spero si risolvano guardandoci negli occhi. In passato non ci sono mai stati fraintendimenti e non li sopporto, non ora e non con te.
Buon concerto mio padrone.


mercoledì 16 novembre 2005
ore 15.50
Strano periodo
È un periodo strano quello che sto vivendo.
Mi conosco bene e so che non è questa la mia normalità. Ma sto bene così, per ora, quindi resto in questa situazione.
Sempre più chiusa in me stessa a caccia di solitudine. Unica eccezione lui, ma sarebbe assurdo visto che non ci vediamo quasi mai a prescindere dal periodo che sto vivendo.
Anche le uscite sono sempre meno frequenti. Un giro in macchina con Pietro, una birra una canna, tante chiacchiere e poi a casa. E pensare che in genere tornavamo sempre a casa sbronzi e mai prima delle 4.
Ma mi va bene così. Questo periodo me lo sto gustando appieno. Faccio tutto con i miei ritmi e la mia tranquillità. Le ore passano normalmente, senza che me ne renda conto.
Il tirocinio sempre più di merda, ma non posso fare diversamente. Lo immaginavo, e quando una cosa si conferma non hai delusioni particolari. Poverini non è neanche colpa loro. Si va avanti così, cercando un punto di contatto.
Il meeting di Bologna si avvicina. Quest’anno non mi piace molto la piega che ha preso. Ma non mi immischio, tranne quando mi prendono in causa come è stato fatto. Mi sono difesa ed ho detto la mia. Adesso sta alle persone intelligenti non portare rancore così come non lo porto io.
Si avvicina anche domenica. E almeno stavolta speriamo bene.
I mosconi si sono spostati ed adesso me ne ritrovo un buon numero anche in irc. Finchè non esplodo e mando tutti a quel paese. Alcuni sono simpatici, altri solo invadenti, ed è una delle cose che più odio.
Ho voglia di un join ed ho voglia della sua fisicità, dei suoi abbracci del suo profumo dei suoi occhi e della sua voce...

sabato 19 novembre 2005
ore 18.26
Il sabato del villaggio
Adesso so come si sentiva la donzelletta che vien dalla campagna.
Io in questo momento sono attesa del domani.
Una giornata con lui. Finalmente. Tante ore assieme che mi gira la testa solo a pensarci, tanto tempo assieme che mi spunta il sorriso sulle labbra dopo tutti i nervosismi che ho attraversato.
Non mi aspetto niente dall’incontro di domani, mi basta solo vederlo e stare con lui, e poi si vedrà!

sabato 26 novembre 2005
ore 23.52
Cazzate
Quante cazzate si riescono a dire ad una persona spacciandole per vere?
Quanti attori si incrociano per strada che ti dicono con tono contrito "mi dispiace" ma poi non è per nulla così.
Sono incazzata con me stessa perchè il suo comportamento mi dice che non gli frega un cazzo di me, anche se le sue parole mi fanno credere il contrario.
Io non so più cosa pensare, a cosa e a chi credere. In questo momento penso solo che è un vigliacco, con i suoi comportamenti idioti e infantili. Ma il lato di me che conosce l’Andrea "privato" dubita di questo. Fatto sta che il limite ormai l’ha superato. Non sono disposta a corrergli ancora dietro ed essere accomodante. Non voglio andare contro il mio modo d’essere.
Mi sono fidata di lui, e lui ha tradito la mia fiducia.
Ha detto che con me vorrebbe che sia tutto "leggero". Se intende questo per leggerezza, no, non sono d’accordo!
Se lo avessi davanti qui in questo momento non so come mi comporterei.
Penso a tutte le cazzate che potrebbe avermi detto negli ultimi due mesi...e mi infurio con me stessa!

lunedì 28 novembre 2005
ore 15.44
Segnali
Che strani segnali mi stanno arrivando in questo periodo.
Oggi ho incontrato un vecchio amico. L’inseminetor aspetta un altro figlio, ma stavolta ha deciso di sposarsi. E mi ha iinvitato ad andarlo a trovare a casa sua, a Pescara. Gli ho detto che se ci capito non mancherò di fargli un colpo di telefono, per conoscere la moglie, e insomma se è dopo aprile anche per conoscere il pupo.
La sorella del mio migliore amico ha trovato lavoro. Mi ha invitato ad andarla a trovare, a Miglianico o qualche cosa del genere, nel pescarese...secondo segnale...e arrivano entrambi adesso che non voglio vederli, che voglio sfuggire a questo genere di cose. Cosa vorrà dire? Sono sempre e ancora in attesa.

Stamattina mi è venuto a salutare mio cugino. Che commozione. Parte per Cork, Irlanda, mi ha abbracciata stretta stretta con le lacrime che cercava di non far uscire...avrò mai io il coraggio di fare lo stesso? Insomma l’ho fatto per l’università, ma sono arrivata "solo" fino a Padova, credo che mi fotterei di paura a trasferirmi all’estero da sola. Ammiro chii lo fa proprio perchè io non ne sarei in grado...Ti voglio bene cuginetto, buona vita e un bacione!


lunedì 8 ottobre 2007

Non so che mettere!

A grande richiesta....ecco un nuovo post!
Noto la mia solita difficoltà nel mettere i titoli...io quando inizio a scrivere un post mica lo so di cosa parlerò, le mie dita partono e sparano stronzate, ma non posso intitolare ogni post con "Stronzate random" sarebbe troppo ripetitivo e scontato!
Parliamo di novità.
Sono raffreddatissima, ancora, da parecchi giorni, e ne ho le palle piene. Se vogliamo essere precisi non è neanche una novità perchè tutti gli anni al cambio di stagione io mi raffreddo, ma diciamo che è la novità dell'autunno-inverno 2007-2008 così me la cavo con classe.
Altra novità, mi hanno spostato l'ultima lezione del master a fine mese. Questo comporta due cose: la prima è che per fortuna non devo rimettermi in treno questo venerdì, cosa che mi riempie di gioia. La seconda è che passerò Hallowen a Ferrara con il mio amore...di conseguenza...che minchia mi metto per mascherarmi? Evitiamo le battute tipo "Tanto sei già una strega" e partite con i suggerimenti, e magari anche i prestiti di abiti-accessori-quantaltromipossaservireperquellaserata che i miei germetti attualmente mi impediscono di pensare!
Ecco...dopo qualche minuto di blocco osservando il monitor mi rendo conto che i germetti mi stanno impedendo anche di scrivere stronzate...che sfiga!
Per espiare oggi esco e bacerò tutti quelli che conosco per condividere la mia sfiga sotto forma di virus da raffreddore! Statemi lontani!