sabato 25 ottobre 2008

Auuuuuuuuggggggggg!

Va beh apparte il titolo idiota, vi aggiorno velocemente sul mio stato prima che qualcuno inizi a preoccuparsi.
La cosa più importante è che ho trovato lavoro (SIIIIIIIIIIIIIIII).... Inizierò mercoledì con un contratto di 3 mesi. Poi si vedrà.
Collegato a questo un messaggio per Pisy "Hai visto ricchionazzo che se sali un lavoro lo trovi? Allora muovi il culo e vieni qua!"
Collegato a questo, intuibile da quanto scritto, vi comunico che sono a Ferrara, dal mio amore, e il lavoro è a Bologna...quindi il mio pendolarismo continuerò, almeno per ora.
Collegato a questo (non è vero ma ho preso il ritmo) c'è il fatto che ancora non decido come mascherarmi per Halloween, e devo scegliere qualcosa di figoso così cambio la mia foto nel profilo! :)
Collegato a questo (maddechè!) da quando sono arrivata non facciamo altro che uscire e mangiare...per carità, sono contenta di questo...ma una carotina me la concedete?
Vi abbraccio tutti, miei pulciosi lettori.
Alla prossima

giovedì 9 ottobre 2008

L'arrotino e l'ombrellaio

Quanti di voi hanno sentito l'ambulante che annuncia che è arrivato l'arrotino? Quello che affila ogni tipo di coltello e di forbici, e se magari glielo chiediamo vi taglia pure le unghie dei piedi senza neanche farvi togliere le scarpe. Che poi l'arrotino è sempre anche ombrellaio. Ho sempre cercato di trovare una connessione tra i due tipi di riparazione, ma non ne ho trovata alcuna...non ancora!
Che poi l'arrotino e l'ombrellaio sono spessissimissimisso riparatori di cucine a gas...e il mistero si infittisce!
Fatto sta che sono stata svegliata dall'arrotino, a un certo punto la sua voce si è incrociata con quello dell'ambulante che vende le patate ed io avevo una gran voglia di tirargli una cosa dietro...un qualsiasi oggetto molto contundente sarebbe andato bene.
Comunque, da questo sono partite le mie domande amletiche.
Innanzitutto: l'arrotino/ombrellaio per me è un franchaising a basso costo! E' stato avvistato dalla sottoscritta qui a San Giovanni, a Padova e a Rovigo, una mia amica lo ha avvistato a Roma, adesso chiedo a voi lettori: l'avete mai sentito? Se si, dove???? E' impossibile che questo omino faccia il suo lavoro spostandosi dalla Puglia al Veneto, quindi necessariamente ne esiste più di uno.
L'arrotino/ombrellaio fa veramente tutte le cose che dice???? Sapete, abito al quarto piano, non mi sembra il caso di precipitarmi giù per le scale e rincorrere il lavoratore con in mano un paio di forbici con il rischio di: 1) spaventarlo a morte e lasciarlo scappare 2) arrivare senza fiato e non riuscire neanche a dire "affila". Quindi la seconda domanda che vi rivolgo è: l'avete mai visto???? Non valgono le risposte "Conosco una persona che aveva un amico che una volta l'ha visto"! Voglio testimonianze di prima mano!
Terza riflessione....come si fa a diventare arrotino/ombrellaio/riparatore di cucina a ggass??? (e si, l'annuncio dice gas con due g e due s). Insomma aiutatemi a trovare una connessione tra le tre mansioni!
Voglio svelare i misteri dell'arrotino! L'arrotino: questo sconosciuto!

lunedì 6 ottobre 2008

Grecia

Voglio andare in Grecia!
L'ho sempre detto, almeno due settimane: una per fare il giro della Grecia storica, una per il mare della grecia, con le sue feste, il suo tzaziki, il sole...
Non so perchè mi è presa così oggi, forse perchè è il secondo giorno di fantastico sole e perchè è da quando sono sveglia che canticchio il Sirtaki.

sabato 4 ottobre 2008

La solitudine dei numeri primi

I numeri primi sono divisibili soltanto per uno e per se stessi. Se ne stanno al loro posto nell'infinita serie dei numeri naturali, schiacciati come tutti fra due, ma un passo in là rispetto agli altri. Sono numeri sospettosi e solitari, per questo Mattia li trovava meravigliosi. Certe volte pensava che in quella sequenza ci fossero finiti per sbaglio, che vi fossero rimasti intrappolati come perline infilate in una collana. Altre volte, invece, sospettava che anche a loro sarebbe piaciuto essere come tutti, solo dei numeri qualunque, ma che per qualche motivo non ne fossero capaci. Il secondo pensiero lo sfiorava soprattutto di sera, nell'intrecciarsi caotico di immagini che precede il sonno, quando la mente è troppo debole per raccontarsi delle bugie.
In un corso del primo anno Mattia aveva studiato che tra i numeri primi ce ne sono alcuni ancora più speciali. I matematici li chiamano primi gemelli: sono coppie di numeri primi che se ne stanno vicini, anzi quasi vicini, perchè fra di loro vi è sempre un numero pari che gli impedisce di toccarsi per davvero. Numeri come l'11 e il 13, come il 17 e il 19, il 41 e il 43. Se si ha la pazienza di andare avanti a contare, si scopre che queste coppie via via si diradano. Ci si imbatte in numeri primi sempre più isolati, smarriti in quello spazio silenzioso e cadenzato fatto solod i cifre e si avverte il presentimento angosciante che le coppie incontrate fino a lì fossero un fatto accidentale, che il vero destino sia quello di rimanere soli. Poi, proprio quando ci si sta per arrendere, quando non si ha più voglia di contare, ecco che ci si imbatte in altri due gemelli, avvinghiati stretti l'uno all'altro. Tra i matematici è convinzione comune che per quanto si possa andare avanti, ve ne saranno sempre altri due, anche se nessuno può dire dove, finchè non li si scopre.
Mattia pensava che lui e Alice erano così, due primi gemelli, soli e perduti, vicini ma non abbastanza per sfiorarsi davvero. A lei non l'aveva mai detto. Quando immaginava di confessarle queste cose, il sottile strato di sudore sulle sue mani evaporava del tutto e per dieci minuti buoni non era più in grado di toccare nessun oggetto.

Un libro diverso, che parla della solitudine in modo del tutto particolare. Non voglio raccontarvi del libro, se vi capita vi consiglio di leggerlo.
Innanzitutto perchè l'autore non è uno scrittore, o non ancora. E' laureato in fisica teorica, ma è stato capace di scrivere un romanzo che tutto sommato è accattivante. Inoltre è giovane, classe 1982, quindi avrà tempo di scrivere ancora, qualora ne avesse voglia.
Secondo perchè quest'anno ha vinto il Premio Strega. Tanto per dire alcuni che hanno vinto quello che è definito "il più importante premio letterario": Cesare Pavese, Alberto Moravia, Elsa Morante, Dino Buzzati, Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Carlo Cassola, Natalia Ginzburg, Alberto Bevilacqua, Primo Levi, Umberto Eco, Margaret Mazzantini, Sandro Veronesi, Niccolò Ammanniti... Di certo non possiamo perderci il romanzo di esordio di uno scrittore il cui nome sarà affiancato a questi signoroni che ho appena citato!
Terzo perchè è un libro che parla della solitudine in modo del tutto particolare. La solitudine di due persone che sono vicine, a modo loro, due primi gemelli per l'appunto!
Infine perchè da un messaggio positivo e perchè non ha il lieto fine del "vissero felici e contenti", i due restano primi gemelli, e non violano questa legge della matematica.

mercoledì 1 ottobre 2008

Vieni a ballare in Puglia!

Ok, che adorassi Caparezza è storia vecchia, ma adesso lo adoro di più!
Perchè solo lui può scrivere una canzone di denuncia ed essere frainteso.
E' successo già con "Sono fuori dal tunnel", che prendeva per il culo i fighettini discotecomani, e caso ha voluto che la stessa canzone è stata remixata e passata e ripassata nelle discoteche. Mi chiedo se le persone ascoltino le parole delle canzoni, almeno ogni tanto. Passi se sono in inglese e magari non le capiamo (io per prima non conosco l'inglese e mi vergogno di questo), ma Caparezza canta in italiano! Vogliamo pensare un pochino o vogliamo davvero diventare degli automi?
Comunque a scanso di equivoci vi copio il testo e vi metto il video così non avete scuse! Si lo so! Sono stronza! :)
Metto oggi questo video perchè segna un po' la fine dell'estate, e questa canzone ha accompagnato un po' i miei mesi di caldo. Prima a casa di Sandro. Poi il concerto. Poi a casa mia. Insomma l'estate di Caparezza.
Poi va beh il concerto non è che me lo sia goduto molto. C'era la calca che mi aspettavo, ma di certo non mi aspettavo di collassare! Maledetta pressione bassa! Anche io sono fuori dal tunnel. C'era vicino a me una ragazza che aveva deciso di frustarmi con i suoi capelli per farsi spazio...we ciccina io sono figlia del pogo! Gomiti in fuori all'altezza dei reni della signorina tricodotata e mi sono riappropriata del mio spazio. Ma ero terrorizzata dall'amica di lei, una ragazzona obesa che saltava...ora, normale che si salti ad un concerto, io stessa parevo un grillino, ma permetti che io abbia paura che atterri su un mio piede?
Va beh mi sto perdendo di nuovo.
Solo chi è pugliese sa cosa significhi vivere qui. In questa terra che amiamo ma che è piena di problemi, come dice Caparezza "O Puglia Puglia mia tu Puglia mia, ti porto sempre nel cuore quando vado via e subito penso che potrei morire senza te.
E subito penso che potrei morire anche con te." Penso che questa frase rispecchi bene il sentimento che proviamo spesso, soprattutto quando le cose vanno male. Penso all'incendio devastante che c'è stato l'anno scorso sul gargano, ai problemi che durano da una vita dell'ILVA, insomma tutti quei piccoli e grandi problemi con cui conviviamo ma che ci infastidiscono. Non voglio assolutamente parlare di politica, chi ha le colpe lo sa, e non devo essere io povera sfigata a puntare il dito.
Musicalmente la canzone è stupenda, quel ritmo che batte al ritmo del tuo cuore...è la tua tradizione che ti chiama e a cui non puoi resistere. Vorrei indirizzare la vostra attenzione all'ultima frase che compare sul video...

I delfini vanno a ballare sulle spieagge. Gli elefanti vanno a ballare in cimiteri sconosciuti. Le nuvole vanno a ballare all'orizzonte. I treni vanno a ballare nei musei a pagamento.
E tu dove vai a ballare?

Vieni a ballare in Puglia Puglia Puglia, tremulo come una foglia foglia foglia.
Tieni la testa alta quando passi vicino alla gru perchè può capitare che si stacchi e venga giù.

Ehy turista so che tu resti in questo posto italico. Attento! Tu passi il valico ma questa terra ti manda al manicomio.
Mare Adriatico e Jonio, vuoi respirare lo iodio ma qui nel golfo c'è puzza di zolfo che sta arrivando il demonio.
Abbronzatura da paura con la diossina dell'ILVA. Qua ti vengono pois più rossi di Milva e dopo assomigli alla Pimpa.
Nella zona spacciano la morìa più buona. C'è chi ha fumato i veleni dell'ENI, chi ha lavorato ed è andato in coma.
Fuma persino il Gargano con tutte quelle foreste accese.
Turista tu balli e tu canti, io conto i defunti di questo paese. Dove quei furbi che fanno le imprese no, non badano a spese, pensano che il protoccolo di Kyoto sia un film erotico giapponese.

Vieni a ballare in Puglia Puglia Puglia
dove la notte è buia buia buia.
Tanto che chiudi le palpebre e non le riapri più
vieni a ballare e grattati le palle pure tu
che devi ballare in Puglia Puglia Puglia
tremulo come una foglia foglia foglia
tieni la testa alta quando passi vicino alla gru
perchè può capitare che si stacchi e venga giù.

E' vero, qui si fa festa, ma la gente è depressa e scarica. Ho un amico che per ammazzarsi ha dovuto farsi assumere in fabbrica. Tra un palo che cade e un tubo che scoppia in quella bolgia si accoppa chi sgobba e chi non sgobba si compra la roba e si sfonda finchè non ingombra la tomba.
Vieni a ballare, compare, nei campi di pomodori, dove la mafia schiavizza i lavoratori, e se ti ribelli vai fuori. Rumeni ammassati nei bugigattoli come pelati nei barattoli, costretti a subire i ricatti di uomini grandi come coriandoli.
Turista tu resta coi sandali, non fare scandali se siamo ingrati e ci siamo dimenticati di essere figli di emigrati. Mortificati, non ti rovineremo la gita. Su, passa dalla Puglia, passa a miglior vita.

Vieni a ballare in Puglia Puglia Puglia
dove la notte è buia buia buia.
Tanto che chiudi le palpebre e non le riapri più
vieni a ballare in Puglia e e grattati le palle pure tu
che devi ballare in Puglia Puglia Puglia
dove ti aspetta il boia boia boia
agli angoli delle strade spade più di Re Artù
si apre la voragine e vai dritto a Belzebù.

O Puglia Puglia Puglia, Pugila mia, ti porto sempre nel cuore quando vado via e subito penso che potrei morire senza te e subito penso che potrei morire anche con te.