sabato 29 novembre 2008

Cucurucucuuuuuuuuu

Penso sia doveroso aggiornarvi su che fine abbia fatto la vostra eroina (a parte il mio solito egocentrismo).
Come era prevedibile poco tempo per scrivere, ma è normale quando uno lavora, e sono ben felice di avere meno tempo per cazzeggiare perchè fino a poco tempo fa ne avevo fin troppo.
Mi sveglio alle 6, poco prima delle 7 esco di casa, prendo il primo autobus, aspetto al freddo e al gelo che passi il secondo (dopo circa 20 minuti) e alle 8,15 sono a lavoro.
Il lavoro in sè mi piace, soprattutto mi piace l'ambiente. Una grande azienda si riconosce dall'organizzazione, che nel mio caso è perfetta, più precisa di un orologio svizzero. Giusto che sia così altrimenti sarebbe problematico gestire tutti quei dipendenti. Unico problema è che non so se mi riconfermeranno finito il mio mandato. L'ufficio è al completo, lo sarà anche se io sto facendo un'ottima impressione. Ovviamente la speranza è che si accorgano che hanno bisogno di una persona in più, nel qual caso potrei essere di nuovo la persona giusta al posto giusto.
Arrivo a casa verso le 18,20 un orario che mi permette anche di fare qualche altra cosa durante la giornata.
Il rovescio della medaglia è che mi sono beccata il raffreddore del secolo. Vorrei vedere voi a stare 20 minuti fermi a una temperatura che nell'ultima settimana non ha superato i 2 gradi. Comunque sia ho fatto gli anticorpi, e per il resto dell'inverno dovrei riuscire a sopravvivere alle successive infreddature.
Tra qualche giorno torno a casa, per pochi giorni, con pochissimo tempo, e le cose che vorrei fare sono tante...se qualcuno...anzi se qualcuna...anzi se Valeria mi vuol vedere fissi un appuntamento che vediamo di gestire la cosa!
Cos'altro dire? Che lunedì iniziamo a giocare la campagna di Vampiri e che si sta meditando di fare una campagna di D&D con gli altri amici della compagnia di Sandro. Penso che sia giunto il momento di comprare un po' di dadi!
Bacini sparsi!
PS Che libri mi consigliate di leggere? Visto che torno giù una capatina dalla mia pusher la faccio, ma non ho molte idee al riguardo.

sabato 25 ottobre 2008

Auuuuuuuuggggggggg!

Va beh apparte il titolo idiota, vi aggiorno velocemente sul mio stato prima che qualcuno inizi a preoccuparsi.
La cosa più importante è che ho trovato lavoro (SIIIIIIIIIIIIIIII).... Inizierò mercoledì con un contratto di 3 mesi. Poi si vedrà.
Collegato a questo un messaggio per Pisy "Hai visto ricchionazzo che se sali un lavoro lo trovi? Allora muovi il culo e vieni qua!"
Collegato a questo, intuibile da quanto scritto, vi comunico che sono a Ferrara, dal mio amore, e il lavoro è a Bologna...quindi il mio pendolarismo continuerò, almeno per ora.
Collegato a questo (non è vero ma ho preso il ritmo) c'è il fatto che ancora non decido come mascherarmi per Halloween, e devo scegliere qualcosa di figoso così cambio la mia foto nel profilo! :)
Collegato a questo (maddechè!) da quando sono arrivata non facciamo altro che uscire e mangiare...per carità, sono contenta di questo...ma una carotina me la concedete?
Vi abbraccio tutti, miei pulciosi lettori.
Alla prossima

giovedì 9 ottobre 2008

L'arrotino e l'ombrellaio

Quanti di voi hanno sentito l'ambulante che annuncia che è arrivato l'arrotino? Quello che affila ogni tipo di coltello e di forbici, e se magari glielo chiediamo vi taglia pure le unghie dei piedi senza neanche farvi togliere le scarpe. Che poi l'arrotino è sempre anche ombrellaio. Ho sempre cercato di trovare una connessione tra i due tipi di riparazione, ma non ne ho trovata alcuna...non ancora!
Che poi l'arrotino e l'ombrellaio sono spessissimissimisso riparatori di cucine a gas...e il mistero si infittisce!
Fatto sta che sono stata svegliata dall'arrotino, a un certo punto la sua voce si è incrociata con quello dell'ambulante che vende le patate ed io avevo una gran voglia di tirargli una cosa dietro...un qualsiasi oggetto molto contundente sarebbe andato bene.
Comunque, da questo sono partite le mie domande amletiche.
Innanzitutto: l'arrotino/ombrellaio per me è un franchaising a basso costo! E' stato avvistato dalla sottoscritta qui a San Giovanni, a Padova e a Rovigo, una mia amica lo ha avvistato a Roma, adesso chiedo a voi lettori: l'avete mai sentito? Se si, dove???? E' impossibile che questo omino faccia il suo lavoro spostandosi dalla Puglia al Veneto, quindi necessariamente ne esiste più di uno.
L'arrotino/ombrellaio fa veramente tutte le cose che dice???? Sapete, abito al quarto piano, non mi sembra il caso di precipitarmi giù per le scale e rincorrere il lavoratore con in mano un paio di forbici con il rischio di: 1) spaventarlo a morte e lasciarlo scappare 2) arrivare senza fiato e non riuscire neanche a dire "affila". Quindi la seconda domanda che vi rivolgo è: l'avete mai visto???? Non valgono le risposte "Conosco una persona che aveva un amico che una volta l'ha visto"! Voglio testimonianze di prima mano!
Terza riflessione....come si fa a diventare arrotino/ombrellaio/riparatore di cucina a ggass??? (e si, l'annuncio dice gas con due g e due s). Insomma aiutatemi a trovare una connessione tra le tre mansioni!
Voglio svelare i misteri dell'arrotino! L'arrotino: questo sconosciuto!

lunedì 6 ottobre 2008

Grecia

Voglio andare in Grecia!
L'ho sempre detto, almeno due settimane: una per fare il giro della Grecia storica, una per il mare della grecia, con le sue feste, il suo tzaziki, il sole...
Non so perchè mi è presa così oggi, forse perchè è il secondo giorno di fantastico sole e perchè è da quando sono sveglia che canticchio il Sirtaki.

sabato 4 ottobre 2008

La solitudine dei numeri primi

I numeri primi sono divisibili soltanto per uno e per se stessi. Se ne stanno al loro posto nell'infinita serie dei numeri naturali, schiacciati come tutti fra due, ma un passo in là rispetto agli altri. Sono numeri sospettosi e solitari, per questo Mattia li trovava meravigliosi. Certe volte pensava che in quella sequenza ci fossero finiti per sbaglio, che vi fossero rimasti intrappolati come perline infilate in una collana. Altre volte, invece, sospettava che anche a loro sarebbe piaciuto essere come tutti, solo dei numeri qualunque, ma che per qualche motivo non ne fossero capaci. Il secondo pensiero lo sfiorava soprattutto di sera, nell'intrecciarsi caotico di immagini che precede il sonno, quando la mente è troppo debole per raccontarsi delle bugie.
In un corso del primo anno Mattia aveva studiato che tra i numeri primi ce ne sono alcuni ancora più speciali. I matematici li chiamano primi gemelli: sono coppie di numeri primi che se ne stanno vicini, anzi quasi vicini, perchè fra di loro vi è sempre un numero pari che gli impedisce di toccarsi per davvero. Numeri come l'11 e il 13, come il 17 e il 19, il 41 e il 43. Se si ha la pazienza di andare avanti a contare, si scopre che queste coppie via via si diradano. Ci si imbatte in numeri primi sempre più isolati, smarriti in quello spazio silenzioso e cadenzato fatto solod i cifre e si avverte il presentimento angosciante che le coppie incontrate fino a lì fossero un fatto accidentale, che il vero destino sia quello di rimanere soli. Poi, proprio quando ci si sta per arrendere, quando non si ha più voglia di contare, ecco che ci si imbatte in altri due gemelli, avvinghiati stretti l'uno all'altro. Tra i matematici è convinzione comune che per quanto si possa andare avanti, ve ne saranno sempre altri due, anche se nessuno può dire dove, finchè non li si scopre.
Mattia pensava che lui e Alice erano così, due primi gemelli, soli e perduti, vicini ma non abbastanza per sfiorarsi davvero. A lei non l'aveva mai detto. Quando immaginava di confessarle queste cose, il sottile strato di sudore sulle sue mani evaporava del tutto e per dieci minuti buoni non era più in grado di toccare nessun oggetto.

Un libro diverso, che parla della solitudine in modo del tutto particolare. Non voglio raccontarvi del libro, se vi capita vi consiglio di leggerlo.
Innanzitutto perchè l'autore non è uno scrittore, o non ancora. E' laureato in fisica teorica, ma è stato capace di scrivere un romanzo che tutto sommato è accattivante. Inoltre è giovane, classe 1982, quindi avrà tempo di scrivere ancora, qualora ne avesse voglia.
Secondo perchè quest'anno ha vinto il Premio Strega. Tanto per dire alcuni che hanno vinto quello che è definito "il più importante premio letterario": Cesare Pavese, Alberto Moravia, Elsa Morante, Dino Buzzati, Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Carlo Cassola, Natalia Ginzburg, Alberto Bevilacqua, Primo Levi, Umberto Eco, Margaret Mazzantini, Sandro Veronesi, Niccolò Ammanniti... Di certo non possiamo perderci il romanzo di esordio di uno scrittore il cui nome sarà affiancato a questi signoroni che ho appena citato!
Terzo perchè è un libro che parla della solitudine in modo del tutto particolare. La solitudine di due persone che sono vicine, a modo loro, due primi gemelli per l'appunto!
Infine perchè da un messaggio positivo e perchè non ha il lieto fine del "vissero felici e contenti", i due restano primi gemelli, e non violano questa legge della matematica.

mercoledì 1 ottobre 2008

Vieni a ballare in Puglia!

Ok, che adorassi Caparezza è storia vecchia, ma adesso lo adoro di più!
Perchè solo lui può scrivere una canzone di denuncia ed essere frainteso.
E' successo già con "Sono fuori dal tunnel", che prendeva per il culo i fighettini discotecomani, e caso ha voluto che la stessa canzone è stata remixata e passata e ripassata nelle discoteche. Mi chiedo se le persone ascoltino le parole delle canzoni, almeno ogni tanto. Passi se sono in inglese e magari non le capiamo (io per prima non conosco l'inglese e mi vergogno di questo), ma Caparezza canta in italiano! Vogliamo pensare un pochino o vogliamo davvero diventare degli automi?
Comunque a scanso di equivoci vi copio il testo e vi metto il video così non avete scuse! Si lo so! Sono stronza! :)
Metto oggi questo video perchè segna un po' la fine dell'estate, e questa canzone ha accompagnato un po' i miei mesi di caldo. Prima a casa di Sandro. Poi il concerto. Poi a casa mia. Insomma l'estate di Caparezza.
Poi va beh il concerto non è che me lo sia goduto molto. C'era la calca che mi aspettavo, ma di certo non mi aspettavo di collassare! Maledetta pressione bassa! Anche io sono fuori dal tunnel. C'era vicino a me una ragazza che aveva deciso di frustarmi con i suoi capelli per farsi spazio...we ciccina io sono figlia del pogo! Gomiti in fuori all'altezza dei reni della signorina tricodotata e mi sono riappropriata del mio spazio. Ma ero terrorizzata dall'amica di lei, una ragazzona obesa che saltava...ora, normale che si salti ad un concerto, io stessa parevo un grillino, ma permetti che io abbia paura che atterri su un mio piede?
Va beh mi sto perdendo di nuovo.
Solo chi è pugliese sa cosa significhi vivere qui. In questa terra che amiamo ma che è piena di problemi, come dice Caparezza "O Puglia Puglia mia tu Puglia mia, ti porto sempre nel cuore quando vado via e subito penso che potrei morire senza te.
E subito penso che potrei morire anche con te." Penso che questa frase rispecchi bene il sentimento che proviamo spesso, soprattutto quando le cose vanno male. Penso all'incendio devastante che c'è stato l'anno scorso sul gargano, ai problemi che durano da una vita dell'ILVA, insomma tutti quei piccoli e grandi problemi con cui conviviamo ma che ci infastidiscono. Non voglio assolutamente parlare di politica, chi ha le colpe lo sa, e non devo essere io povera sfigata a puntare il dito.
Musicalmente la canzone è stupenda, quel ritmo che batte al ritmo del tuo cuore...è la tua tradizione che ti chiama e a cui non puoi resistere. Vorrei indirizzare la vostra attenzione all'ultima frase che compare sul video...

I delfini vanno a ballare sulle spieagge. Gli elefanti vanno a ballare in cimiteri sconosciuti. Le nuvole vanno a ballare all'orizzonte. I treni vanno a ballare nei musei a pagamento.
E tu dove vai a ballare?

Vieni a ballare in Puglia Puglia Puglia, tremulo come una foglia foglia foglia.
Tieni la testa alta quando passi vicino alla gru perchè può capitare che si stacchi e venga giù.

Ehy turista so che tu resti in questo posto italico. Attento! Tu passi il valico ma questa terra ti manda al manicomio.
Mare Adriatico e Jonio, vuoi respirare lo iodio ma qui nel golfo c'è puzza di zolfo che sta arrivando il demonio.
Abbronzatura da paura con la diossina dell'ILVA. Qua ti vengono pois più rossi di Milva e dopo assomigli alla Pimpa.
Nella zona spacciano la morìa più buona. C'è chi ha fumato i veleni dell'ENI, chi ha lavorato ed è andato in coma.
Fuma persino il Gargano con tutte quelle foreste accese.
Turista tu balli e tu canti, io conto i defunti di questo paese. Dove quei furbi che fanno le imprese no, non badano a spese, pensano che il protoccolo di Kyoto sia un film erotico giapponese.

Vieni a ballare in Puglia Puglia Puglia
dove la notte è buia buia buia.
Tanto che chiudi le palpebre e non le riapri più
vieni a ballare e grattati le palle pure tu
che devi ballare in Puglia Puglia Puglia
tremulo come una foglia foglia foglia
tieni la testa alta quando passi vicino alla gru
perchè può capitare che si stacchi e venga giù.

E' vero, qui si fa festa, ma la gente è depressa e scarica. Ho un amico che per ammazzarsi ha dovuto farsi assumere in fabbrica. Tra un palo che cade e un tubo che scoppia in quella bolgia si accoppa chi sgobba e chi non sgobba si compra la roba e si sfonda finchè non ingombra la tomba.
Vieni a ballare, compare, nei campi di pomodori, dove la mafia schiavizza i lavoratori, e se ti ribelli vai fuori. Rumeni ammassati nei bugigattoli come pelati nei barattoli, costretti a subire i ricatti di uomini grandi come coriandoli.
Turista tu resta coi sandali, non fare scandali se siamo ingrati e ci siamo dimenticati di essere figli di emigrati. Mortificati, non ti rovineremo la gita. Su, passa dalla Puglia, passa a miglior vita.

Vieni a ballare in Puglia Puglia Puglia
dove la notte è buia buia buia.
Tanto che chiudi le palpebre e non le riapri più
vieni a ballare in Puglia e e grattati le palle pure tu
che devi ballare in Puglia Puglia Puglia
dove ti aspetta il boia boia boia
agli angoli delle strade spade più di Re Artù
si apre la voragine e vai dritto a Belzebù.

O Puglia Puglia Puglia, Pugila mia, ti porto sempre nel cuore quando vado via e subito penso che potrei morire senza te e subito penso che potrei morire anche con te.

venerdì 26 settembre 2008

Libri: Queste oscure materie

Ironico che "Queste oscure materie" sia abbinato alla parola libri in questo post...ironico considerando la situazione italiana in cui si legge poco e bla bla bla.
Ma in questo caso l'idea era di parlare della trilogia di Pullman, finita di leggere l'altra sera.
La trilogia è composta da tre (ma va!?) libri: La bussola d'oro, La lama sottile, Il cannocchiale d'ambra.
Una trilogia che è considerata molto anti-cristiana ed ha subito gli attacchi da parte di alcuni gruppi.

Avvertimento: Post ad altissimo spoiler, se non volete sapere nulla dei libri non leggete.
La bussola d'oro è salito alla ribalta solo perchè ne è uscito il film lo scorso Natale. Strano se si pensa che in Inghilterra, paese dell'autore, Pullman è conosciuto almeno quanto Tolkien e la Rowling. la prima cosa che mi viene da dire è che il film è per bambini, il libro per adulti.
La protagonista è Lyra, che vive in un un'Inghilterra parallela al nostro mondo, e il suo daimon, Pantalaimon. Come descrivere un daimon? In termini molto superficiale è un animale parlante che è con l'umano dalla nascita, alla morte dell'umano il daimon si dissolve, e l'allontanamento provoca grandissimi disagi. Ma ovviamente il daimon è qualcosa di più. Un misto tra la nostra anima e la nostra mente, il nostro alter ego, quel qualcosa che ci sta dentro e in questo caso è ben visibile anche all'esterno, il nostro Io più intimo.
La vita di Lyra viene stravolta: sente un colloquio tra gli accademici (professori) del college dove vive e suo zio Lord Asriel; oggetto della discussione la Polvere (nel libro Lyra dice proprio che viene pronunciata con la lettera maiuscola).
I bambini di Oxford iniziano a scomparire e Lyra conosce la signora Coulter (nel libro ha meravigliosi capelli neri, nel film è Nicole Kidman, bellissima anche lei, ma bionda) e va a vivere con lei come assistente affascinata dall'idea di una spedizione nell'artico dove si è recato anche Lord Asriel per svolgere le sue ricerche. Prima di partire in gran segreto Lyra riceve un aletiometro, un lettore simbolico che dice la verità.
Da questo momento in poi si sviluppa tutta l'anti-cristianità del libro. Lyra scopre che la Signora Coulter è la creatrice dell'Intendenza Generale per l'Oblazione, un ramo del Magisterium (assimilabile alla Chiesa): i bambini sono portati nell'Artico dove vengono separati dai propri daimon e responsabile di questo progetto è proprio la donna. Scappa, viene aiutata dai Gyziani con i quali raggiunge l'Artico, da cui viene a sapere che Lord Asriel e la Signora Coulter sono i suoi genitori, che gli insegnano a leggere l'aletiometro; conosce la strega Serafina Pekkala (nel libro bionda nel film mora), l'orso corazzato Iorek Byrnison, l'aereonauta Lee Scoresby...tutte persone che l'aiuteranno nella sua missione di salvare il suo amico Roger rapito e tutti i bambini in pericolo; attraverso mille difficoltà raggiunge suo padre, che ha scoperto che la Polvere permette il passaggio attraverso i mondi, ma è necessaria un enorme quantità di energia per farlo...e non vi dico come ci riesce perchè ho spoilerato fin troppo.
Il libro finisce qui, invece il film leggermente prima, e non segue neanche fedelmente lo sviluppo della storia anticipando alcuni avvenimenti e posticipandone altri.
Leggendo quanto scritto mi rendo conto che può apparire enormemente palloso questo libro, non lo è, fidatevi.

Fa la sua comparsa Will Parry, che si trova nel nostro mondo: sua madre è malata mentalmente e suo padre è sparito durante una spedizione (direi sfigato almeno quanto Lyra!). Uccide accidentalmente una persona e mentre scappa scopre una "finestra" quasi invisibile che lo porta in un altro mondo, dove incontra Lyra e Pan. La città in cui si trovano è priva di adulti, gli abitanti sono scappati perchè gli Spettri si nutrono della coscienza degli uomini (in parole povere del loro daimon, che in questi mondi, quello di Will e quello in cui finiscono, non sono visibili). Ovviamente i bambini non sono attaccati dagli Spettri perchè non hanno una coscienza stabile, così come la forma del daimon non è stabile finchè non raggiungono una certa età. Tornano nel mondo Will, lui per indagare sulla spedizione di suo padre, scoprendo che una parte della ricerca era in qualche modo collegata alla Polvere; Lyra cerca un professore per ottenere spiegazioni sulla Polvere e incontra Mary Malone, una scienziata che ha scoperto le Ombre, un nome diverso ma la stessa cosa. La polvere è cosciente, ed è questa consapevolezza che muove le lancette dell'aletiometro e permette il pensiero umano. La Malone cerca, e trova, un modo per comunicare con le Ombre, che le comunicano che dovrà fare la parte del serpente, tentare Lyra, anche se non sa nè come nè perchè.
Nel mondo non suo Will viene in possesso di un coltello, la lama sottile, che taglia qualsiasi superficie e apre le finestre tra i mondi, e il precedente portatore gli spiega come usarlo. Inoltre scopre che suo padre è passato in un altro mondo e non è tornato a casa perchè non ha trovato un'altra finestra. Subito dopo l'incontro con suo padre (che muore ucciso da una strega) torna indietro e scopre che Lyra è stata rapita.
Ora, arrivi alla fine di due libri che si interrompono così e inizi a rosicare. Ovviamente non puoi fare a meno di leggere il terzo perchè sono tante le cose inspiegate. La lama sottile è un po' un libro di transito, ma senza leggerlo non si comprenderebbe nulla del terzo.

Il cerchio si chiude. Nel libro conclusivo si trova di tutto di più. I mulefa, gli angeli, i gallivespiani, l'Autorità, gli angeli ribelli...
Inizia con Lyra rapita da sua madre, che vi ricordo essere la Signora Coulter, che la tiene addormentata per proteggerla dal Magisterium/Chiesa che la vuole morta.
Mary Malone seguendo le indicazioni delle Ombre/Polvere trova una finestra e passa in un mondo dove conosce i mulefa che possono vedere la Polvere, con cui resta, e costruisce il cannocchiale d'ambra, con cui vedere e monitorare, da brava scienziata, la Polvere/Ombre.
Lord Asriel manda due spie per farsi portare Will: sono gallivespiani, piccoli esseri che cavalcano libellule che che hanno speroni da cui possono iniettare veleno. Will si impone, prima vuole ritrovare Lyra e poi andranno da Lord Asriel, quindi iniziano la ricerca anche con Iorek Byrnison, che ricompare in questo libro.
Liberano Lyra, la signora Coulter viene portata da Lord Asriel, e il gruppetto si mette in cammino verso il mondo dei morti perchè Lyra nei suoi sogni drogati ha parlato con il vecchio amico Roger.
Qui c'è una parte struggente, lo confesso, in cui Lyra deve separarsi da Pantalaimon che non può entrare nel regno dei morti, una parte che si legge quasi senza respirare. Anche Will e i gallivespiani si separano dai propri daimon interiori. Il gruppo incontra Roger, il padre di Will, e Lee Scoresby e con la lama sottile aprono un varco per le anime dei defunti che appena attraversano il varco si dissolvono.
Lord Asriel inizia la sua battaglia contro Metatron, che ha preso il comando al posto dell'Autorità/Dio stanco e fragile, il tutto si conclude con la disfatta non solo di Metatron, ma anche dell'Autorità.
Lyra e Will si mettono in salvo con i loro daimon che hanno ritrovato per pochi secondi e raggiungono il mondo dei mulefa, crollano addormentati e i daimon si allontanano. Incontrano Mary Malone che inconsapevolmente porta a compimento la profezia, raccontandogli la sua storia; una storia che permetterà a Lyra di comprendere i suoi sentimenti per Will, corrisposto.
Pensate vissero tutti felici e contenti? Vi piacerebbe eh????
Ma Will e Lyra non potranno mai vivere nello stesso mondo perchè i daimon non possono stare troppo a lungo in un mondo non loro, per questo il padre di Will dopo pochi anni si era gravemente ammalato.
Da Serafina Pekkala vengono a sapere che ogni volta che una finestra viene aperta la Polvere si disperde e ogni taglio crea uno spettro: devono chiudere tutte le finestre e lasciare aperta solo quella del regno dei morti e distruggere il coltello; promettono di impegnarsi a migliorare le persone, un processo che crea la consapevolezza e quindi genera Polvere.
Will torna nella sua Oxford con Mary Malone che lo aiuterà a prendersi cura di sua madre, Lyra torna nella sua Oxford al Jordan College, dove una accademica le insegnerà a leggere l'aletiometro, un'abilità che Lyra ha perso da quando Pantalaimon ha raggiunto una forma strana.
Volete sapere quale????
Sparatevi tutti e tre i libri come ho fatto io. Primo perchè meritano davvero, e ancora non mi spiego come mai siano passati così in sordina. Secondo perchè così generate anche voi tanta Polvere...con la P maiuscola però!

mercoledì 10 settembre 2008

Lord of the Dance

Come non si può adorare un uomo che crea uno spettacolo del genere?
Il video si può considerare diviso in due parti, la seconda parte dal secondo minuti, e vi consiglio vivamente di guardarlo tutto per capire davvero a cosa mi riferisco.



Invece questo è il pezzo più bello, musicalmente parlando, di tutto lo show...eh si, perchè Lord of the Dance non è solo bello da guardare ma anche da ascoltare!

giovedì 4 settembre 2008

Viva Zapatero!


Mi sono riguardata "Viva Zapatero".
L'ho riguardato perchè non voglio dimenticare, e alcune delle cose che dice le stavo dimenticando...
Se non l'avete visto fatelo, e se l'avete visto riguardatelo...

mercoledì 27 agosto 2008

Bilanci

Ero sul balcone a fumare e mi sono resa conto che il sole non è più troppo forte. Vuol dire che anche questa estate sta finendo. Come ogni fine d'estate si fanno bilanci...sto iniziando ad odiare questo periodo dell'anno!
Ho deciso di provare ad iscrivermi ad una delle professioni sanitarie. Questo mi terrorizza. Mi terrorizza non riuscire ad entrare, mi terrorizza anche entrare!
Se non riesco a essere tra i fortunati 40 sono punto e daccapo. Cosa fare e cosa non fare, trovare o non trovare lavoro. Altri mesi di colloqui e di viaggi, altri mesi di lotte con mia madre che non ne può più (lei...perchè io sono contenta...)
Se riesco ad entrare sono terrorizzata, altri anni di studio, mesi lontana da Sandro, anni senza una mia indipendenza economica.
Intanto gli anni passano, ormai mi avvicino ai 34 e non aver costruito nulla è triste...sono triste.
L'altra sera parlavo per telefono con Sandro. Ero in lacrime e gli dicevo che se mi rimetto a studiare non lo so cosa ne sarà di noi. Insomma dovrei guardare le cose con spirito critico, o almeno provarci. Mi faccio altri tre anni di università, quindi fino a 36-37 anni. Qualche anno per stabilizzarmi con il lavoro (se non altro nelle professioni sanitarie si ha la certezza di trovare lavoro subito) quindi mi trovo nell'impossibilità di costruire qualcosa fino ai 40 anni. E non intendo costruire qualcosa con lui, ma costruire qualcosa e basta. Qualcosa che mi dia una stabilità e una tranquillità che forse non ho mai avuto.
La vita mi fa sempre più paura e non vedo la luce alla fine di questo tunnel.
In ogni caso ho deciso di iscrivermi, non posso continuare ad andare avanti dicendomi "E ma se mi iscrivo...e se ma non mi iscrivo...se trovo lavoro poi...se non trovo lavoro poi..." Con i se non si va da nessuna parte, per usare una delle tante frasi fatte!
Sto studiando, mi sto impegnando, e poi si vedrà. Non sempre il mio impegno è stato premiato, ma ancora una volta, non ha senso guardarmi indietro e pensare a come sarebbe stato tutto diverso se le mie scelte fossero state diverse. Non posso accusare me stessa se alcune decisioni le ho prese per passione.
Al massimo faccio la proposta ad Elena di prendere la licenza di venditrici ambulanti e farci il giro dei mercatini a vendere oggettini fatti a mano. Lei è brava ed ha fantasia, io imparo in fretta e mi piace creare le cose...sarà un'altra idea stupida dettata dalla passione? :)
Beh sta venendo un post troppo serioso...
Stanotte ho sognato Look. Finalmente era concreto il progetto di andarcene dal posto in cui viviamo e di prendere casa assieme. In casa c'era anche Sandro e Gianni gli stava facendo vedere cosa avevamo fatto...avete presente le tendine parasole che ci sono sul lunotto posteriore della macchina? Le avevamo fatte con i nostri due faccioni! :D
Se non altro mi sono svegliata con il sorriso. Gli ho mandato un sms per dirglielo e mi ha risposto "Figata!".

venerdì 9 maggio 2008

Aprile dolce dormire, maggio selvaggio

Ok, è ufficiale, sono triste, nervosa, incazzosa...Vi consiglio caldamente di non provocarmi!
Sono triste perchè è bastata una canzone per riaccendere in me tanti ricordi.
Una canzone che mi ha rimandato ai primi anni di università, e poi più indietro agli ultimi anni del liceo. Quanti errori ho fatto in quegli anni. Le amicizie mi sembravano eterne, adesso invece sono sola. Non ho più contatti con le persone che hanno camminato al mio fianco per anni, un po' per mia scelta, un po' per i casi della vita che ci hanno divisi. Delle amicizie del liceo mi è rimasto solo Pietro, il mio "piccolo" pasticcere adorabile. Ci sentiamo poco, ci vediamo ancor meno, ma lui è sempre lì, sempre pronto a donarmi un sorriso o una pacca sulla spalla.
Degli amici dell'università solo Federica, che non vedo dal giorno in cui sono partita da Padova e con cui ormai ho solo un rapporto telefonico.
Ho ripensato alle feste, alle serate alcoliche, alle lunghe chiacchierate fatte con persone che se rivedessi per strada neanche riconoscerei. Alle lunghe ore di studio, alle lacrime versate per la bocciatura, all'incontro con Maurizio che vedevo come il mio salvatore ed a cui ho permesso di cambiarmi, di farmi diventare quella che lui voleva e che io non ero, quella che non sarò mai.
Maurizio che l'altro giorno per telefono mi ha insultata dandomi, tra le altre cose, della ladra. Semplicemente perchè quando sono andata via di casa le "nostre" cose sono diventate "sue" e quindi me ne sono appropriata senza il suo permesso.
Alla tristezza si mescola la rabbia e il nervosismo.
Mia madre mi ha buttata fuori di casa. Le sue parole sono state "Se non sai dove andare vai da tuo padre".... Mi chiedo se lo pensi davvero, se creda che io possa trasferirmi da lui, e non è detto che mio padre mio voglia, soprattutto. Non lo farò mai. Spero lo sappia.
Quindi devo trovare una soluzione diversa. Intanto la settimana prossima vado da Sandro, la mia piccola isola felice in questa vita di merda. Continuerò a cercare lavoro, come ho sempre fatto. Ho paura di non trovare nulla, come è sempre successo, ma preferisco non pensarci adesso. sto cercando di rintracciare la mia vecchia datrice di lavoro, per vedere se ha qualcosa da propormi a Padova, dopo anni di università, una laurea, un master andrò a lavorare in un call center...Questa è l'Italia di oggi. Lo vivo come un fallimento, ma non posso fare diversamente. Aprire il negozio qui? Prima ci pensavo, ma adesso lo escludo. Non è un mio desiderio, benchè sia disposta a fare qualsiasi cosa, quindi ci sarebbe sempre l'influenza di mia madre che mi "consiglia" su come gestirlo. Non voglio. Uno dei motivi per cui voglio andar via da qui è che sono stanca di essere la figlia di, la sorella di...io sono Ivana! Ho già mangiato pane e cipolla, lo posso rifare e non mi spaventa.
Notizie positive? Leggetevi un po' di gossip che qui non ne troverete.

martedì 8 aprile 2008

Novità?

Ebbene no, nessuna novità!
Forse questo è il motivo di questo silenzio prolungato, non ho nulla da dire, nulla di così importante da metterlo in parole.
La mia vita si trascina sempre tra ricerca di lavoro, tra nostalgia per la lontananza da Sandro che in alcuni momenti mi sembra insopportabile, tra il desiderio di andar via, la mancanza di voglia di studiare.
A proposito di voglia di studiare...la mia tesi si avvicina, ed io sono un'incosciente! Devo consegnare il mio elaborato entro il 28...quindi credo che sia giunto il momento non dico proprio di scrivere ma se non altro di reperire un po' di materiale...quindi...devo assolutamente scegliere un argomento! AIUTOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!
Unica novità in questa mia vita sempre uguale è la campagna elettorale. Mamma candidata (e di conseguenza casa piena di bigliettini e facsimili) io nel comitato elettorale del candidato sindaco, mio fratello da sempre attivista...almeno un po' di movimento posso dire che c'è stato.
Dimenticavo! Sono a dieta! Quindi vade retro voi e le vostre leccornie culinarie! Guai a parlarmi delle tante prelibatezze di cui dovrò fare a meno nei prossimi mesi! I chili da buttar giù sono tanti, io sono armata dei migliori buoni propositi...ma voi aiutatemi e sostenetemi...oddio...almeno non mi tentate, sarebbe una gran cosa!
Il discorso che ho fatto ieri con G. mi ha lasciato un pochino di amaro in bocca. Le premesse sono state sempre le stesse, parlare, scherzare, sfogarsi...insomma i soliti discorsi che si fanno tra amici. Anche se lui non è un amico come si intende comunemente, ma una persona che non ho mai conosciuto in real, che gioca con me, con cui parlo da più di un anno e con cui mi sono fatta un sacco di risate. Ieri era molto giù perchè si è lasciato con la ragazza ed io ho cercato di distrarlo come meglio ho potuto. Solo che sentivo una nota stonata, ma non riuscivo a identificarla. Come al solito scherzava su di me, sulla mia "storia" con gyuza, sul fatto che gli dovevo mandare le mie foto osè (che non ho mai fatto), tutte celie intercalate a discorsi seri. Ad un certo punto scoppia a piangere, resto lì dicendogli ogni tanto qualche parola di conforto... Non so dire quando sia successo con precisione, ma ha smesso di scherzare ed ha iniziato a provarci sul serio. Gli ho detto con molta tranquillità che non lo trovavo giusto nei miei confronti, nè nei confronti di Sandro, lui si è difeso dicendo che scherzava ed io "Se scherzavi ed io oggi ho frainteso ti chiedo scusa, ma se hai smesso di scherzare, come io credo, sappi che non lo trovo giusto". A queste parole forse si è reso conto...mille scuse e richieste di perdono. Ho cercato di fargli capire che lo perdono e non gli ho subito chiuso la chiamata solo perchè era in un momento di debolezza e di sofferenza, che in fondo per me è questa amicizia, anche cercare di far capire agli altri i propri errori. Ma sono ancora un pochino delusa e triste. Era una cosa che prima o poi doveva saltare fuori, ne avevo il sospetto da mesi, ma forse dentro di me volevo credere che fosse un'amicizia genuina. Ovviamente continuerò a interagire con lui. Ma il distacco sarà brusco e definitivo se ci sarà una seconda volta.
Ovviamente nessuno comprenderà queste mie parole contorte, ma lo ripeto sempre, è il mio blog, è per me, il fatto che qualcuno lo legga è puramente incidentale, quindi non mi interessa neanche che voi capiate...

giovedì 28 febbraio 2008

Il Giocatore - Il mattino ha l'oro in bocca

Stavo ascoltando la radio e parlavano di un film che uscirà nelle sale domani: "Il mattino ha l'oro in bocca". L'ennesimo film tratto da un libro "Il giocatore (ogni scommessa è un debito)" edito da Baldini Castoldi Dalai.
Perchè parlare di questo oggi?
Innanzitutto l'autore del libro è Marco Baldini, avete presente quello che lavora assieme a Fiorello in Radio, quello che fa la pubblicità della Fiat con lui, e recentemente hanno avuto un breve spazio in televisione...si proprio quello.
Il libro parla della sua storia di giocatore d'azzardo, di una persona che si rovina, perseguitato dai debiti e dagli strozzini, un vizio, le corse dei cavalli, che si trasformano in una malattia.
Sì, il gioco d'azzardo può diventare una malattia. Mi viene in mente anche un'altro personaggio famoso che si è rovinato nei Casinò, Pupo.
Ho lavorato in passato in una sala Bingo. So in prima persona che ambiente triste sia quello del gioco.
Ci sono gli avventori occasionali, su quello nulla da ridire, un modo come un altro per passare la serata e fare qualcosa di diverso. Ma quando ci passi 5 giorni a settimana lì dentro, inizi a riconoscere determinate persone, quelle che sono lì tutte le sere, le vedi che giocano, partita dopo partita, non sai quanto spendono, ma facendo un calcolo approssimativo uno ci può arrivare. Una tristezza unica. Anche perchè i giocatori non si rendono conto di essere malati. E' molto fumoso il punto in cui si passa da giocatore a malato, appunto per questo molto difficile da riconoscere, e come in tutte le droghe e malattie i diretti interessati sono gli ultimi ad accorgersene, lo fanno quando ormai è troppo tardi.
Io non so cosa farei se capitasse nella mia famiglia un giocatore d'azzardo. Sarebbe troppo facile dire "A me non succederà mai!". Di certo chiunque deve essere consapevole che una situazione del genere non si può lasciare perdere, occorre un intervento duro, una terapia se necessario (sono di parte in questo senso), ma non ci sognamo di risolvere il problema da soli, ci serve aiuto e prima lo riconosciamo e meglio è. Ovviamente amici e parenti che riconoscono questo vizio dovrebbero intervenire tempestivamente.
Non so perchè questo argomento mi sta particolarmente a cuore. Forse in un'altra vita ero una giocatrice, o lo era qualcuno a me caro. In questa vita non mi sono mai trovata a fare i conti con questo problema.

martedì 5 febbraio 2008

Delusione

La risposta che aspettavo da qualche settimana è arrivata. E non è positiva. Ed io sono triste.
Quasi tre settimane fa ho fatto un colloquio di lavoro. Un lavoro nel mio settore, per fare quello che mi piace, quello per cui ho studiato, in una zona in cui mi piacerebbe vivere (tra Bologna e Ferrara). Oggi ho saputo che hanno scelto un'altra persona. O meglio hanno scelto una ragazzina che si è proposta come stagista, mettendolo nel culo a me e tutti quelli che come me speravano in questo contratto. Sono enormemente, tristemente delusa.
Delusione e tristezza che sono aumentati quando ho guardato negli occhi Sandro e ho dovuto dirgli che è il caso di fissare la data della partenza, perchè non posso stare ancora qui.
Leggere nei suoi occhi la mia stessa tristezza e la mia stessa delusione.
Ma lui è un ragazzo d'oro, mi ha detto che in ogni caso ritornerò. Si, ma la mia vita non è ancora qua vicino a lui. E per dirla tutta la mia vita non è neanche giù, dove ormai non ho più nessun legame, tranne la mia famiglia.
Adesso, mentre scrivo, lo guardo dormire e penso che mi mancheranno tutti i discorsi fatti, tutte le coccole e le risate, le prese in giro.
Ci saranno di nuovo, ma mi stavo abituando a questa vicinanza, ad averlo sempre tra i piedi, a dargli fastidio e farmi dare fastidio in modo giocoso.
Mi si stanno riempiendo gli occhi di lacrime.
So che riuscirò prima o poi a trovare qualcosa. Ma quando? Ma dove? Continuavo a ripetermi di non sperarci troppo che poi ci sarei rimasta male. Ma stavolta ci speravo per davvero. Ci credevo. Forse proprio per questo è stata una cocente delusione.
Come al solito andrò avanti, mi scrollerò di dosso anche questa batosta e guarderò avanti. Ma sono stanca.

martedì 29 gennaio 2008

Tranquillità

Chiedo troppo?
Quello che desidero è solo un po' di tranquillità per cercare la mia strada.
Invece pare che questa tranquillità mi sia continuamente negata, da anni ormai, molti anni purtroppo.
Ogni volta che penso che sia giunto il momento di risolvere i miei problemi, di pensare ai fatti miei, succede sempre qualcosa che mi spinge, in qualche modo mi "obbliga" a pensare, a dedicarmi, a cercare una soluzione ai problemi altrui. A persone che mi sono care nonostante i molteplici problemi. Non riesco a negare quello che mi detta il cuore e come al solito io e la mia vita passiamo in secondo piano, gli altri hanno la priorità.
Sono io che lo permetto, certo, infatti non è una lamentela nei confronti del comportamento degli altri. Forse ce l'ho con il destino, con il mio karma, che mi mette sempre davanti continui ostacoli da superare. Mi hanno indurita, mi hanno formata, sono contenta che ci siano stati perchè so dove posso arrivare...ma voglio anche un po' di pace, la tranquillità per dedicarmi al mio futuro. Perchè è questo il problema maggiore. Saltano tutti i miei progetti e tutti i miei sogni.

domenica 27 gennaio 2008

Io ti Amo

Io ti amo
e se non ti basta
ruberò le stelle al cielo
per farne ghirlanda
e il cielo vuoto
non si lamenterà di ciò che ha perso
che la tua bellezza sola
riempirà l'universo

Io ti amo
e se non ti basta
vuoterò il mare
e tutte le perle verrò a portare
davanti a te
e il mare non piangerà
di questo sgarbo
che onde a mille, e sirene
non hanno l'incanto
di un solo tuo sguardo

Io ti amo
e se non ti basta
solleverò i vulcani
e il loro fuoco metterò
nelle tue mani, e sarà ghiaccio
per il bruciare delle mie passioni

Io ti amo
e se non ti basta
anche le nuvole catturerò
e te le porterò domate
e su te piover dovranno
quando d'estate
per il caldo non dormi
E se non ti basta
perché il tempo si fermi
fermerò i pianeti in volo
e se non ti basta
vaffanculo

Stefano Benni